My life in blue & yellow

Ciao ragazzi e benvenuti nel mio blog. Purtroppo il tempo per crearne uno, in queste prime tre settimane di vita americana, è stato davvero poco. L'intento è semplicemente quello di mettervi a conoscenza, mi auguro il più spesso possibile, di tutto quello che di strano, buffo, divertente e interessante capita qui (spero non solo ad Ann Arbor). Insomma, è un modo per darvi la possibilità di conoscere come procede la mia avventura USA. In questo modo spero di potere stare più vicino a tutti voi (genitori, parenti ed amici) .

Un consiglio per chi col computer ci fa a pugni. Nel blog troverete diversi link (foto, filmati, curiosità, ecc.). Ogni volta che cliccate su uno di essi si aprirà la pagina desiderata. Se volete che questa si apra in una scheda diversa da quella in cui vi trovate (questo almeno per gli utenti di Firefox e di Internet Explorer 7) basta tenere premuto il tasto CTRL al momento del click. In questo modo potrete aprire più link contemporaneamente e, cosa più utile, in schede diverse.

Non mi resta che dare inizio a questo viaggio insieme a tutti voi. Spero di tenervi aggiornati il più possibile e che la cosa vi sarà gradita.

Mando un abbraccio fortissimo a mia madre e mio padre e a tutti coloro che dall'Italia mi pensano e si chiedono: "Cosa starà facendo adesso? Ma perchè non si fa mai vivo?".

domenica 24 ottobre 2010

E adesso country music!

Yahoo, non il motore di ricerca ma il grido dei cow-boys! Ieri ho passato una delle giornate più divertenti della mia vita. Tutto all'insegna del country.
Nel pomeriggio, con April, Ivèl, Veronica, Megan e il suo cagnolino di 3 mesi Connor, siamo stati in un città poco distante da Ann Arbor a mangiare le ciambelle di zucca e a bere il sidro di mele. Lì abbiamo incontrato Andrea e Tony insieme al loro cagnolino di 1 mese Sacha. Il posto era naturalmente da racconto. Immaginatevi una specie di fattoria sul fiume Huron dove producono tutti i prodotti tipici ancora come una volta. Mancava solamente la ruota del mulino e sarebbe sembrata la "casetta del Mulino Bianco" dipinta di rosso. Sacha e Connor hanno ovviamente impiegato un nanosecondo a captare l'attenzione di tutti i bambini nell'arco di 1 km.
La sera, una volta presa con noi Francesca e lasciata Vanessa a casa, abbiamo deciso di spostarci al Diamondback, a Belleville, per una serata country. Lì si sono uniti a noi Federica con i genitori, Lin ed altri ragazzi di cui non ricordo il nome. La serata è iniziata per noi neofiti alle 19:00 con 1 ora di corso di danza senza partner ed è proseguita con un'altra ora di corso di danza a 2 (a volte mi sembra di stare ad "Amici di Maria De Filippi"). Sembrava semplice ma appena è iniziata la musica le cose si sono un tantino complicate. Ci siamo persi tutti dietro agli insegnanti, soprattutto io. Sembravo Rocky Balboa che cerca di acchiappare la gallina. Intorno alle 21:00 sono arrivati i primi cow-boys. Tutti con cappello e stivali. C'era un tizio che sembrava uscito da "Hazzard". Aveva una pancia gonfia stile cocomero, una camicia e un paio di pantaloni tenuti su dalle bratelle e ballava tenendole con i pollici, quasi come i tirolesi. L'attrazione della serata! Mancavano solo Bo, Luke, Daisy e lo sceriffo Rosco e saremmo stati al completo.
Che dire, la musica era ottima (un gruppo live eccezionale), la compagnia molto gradevole, lo spettacolo divertente da morire, come non si poteva stare bene?

Have a good night guys!


domenica 17 ottobre 2010

Please call me Antonio Manero!

Hey guys,

tonight I had a really, really good time! E' proprio vero, alla provvidenza divina non c'è mai fine. Dio è padre e sa quando intervenire e in che modo. Scruta i nostri cuori, legge i nostri più profondi desideri e interviene quando è il momento giusto. E così, in maniera del tutto inaspettata e molto gradita, mi ha fatto incontrare un gruppo di persone, tra l'altro proprio in casa Sua, di quelle con cui capisci subito che ci sarà del feeling nonostante le differenze che tra voi possano esserci. E la conferma l'ho avuta proprio stasera.
Tutto è iniziato Venerdì quando ho incontrato al north campus Francesca e Luca, due ragazzi italiani che si trovano anche loro qui ad Ann Arbor per motivi di studio-lavoro. Ed oggi in chiesa chi ti vado a beccare? Francesca con alcune sue amiche, April e Ivèl, che tra l'altro, nei due anni in cui ho vissuto qui, continuavo a incontrare ogni domenica in chiesa ma con le quali non ho mai scambiato una parola. Oggi me ne rammarico perchè sembrano due ragazze davvero dolcissime. Anche loro si ricordavano di me. Addirittura mi hanno detto di alcune mattine in cui mi vedevano passare di corsa davanti al loro residence. E così dopo una cena a casa di Francesca, a base di sgaloppine e insalata di pomodoro, via tutti al Vinology. Prima di andare si sono uniti a noi anche Ahtim, un ragazzo arabo simpaticissimo e ottimo ballerino di salsa, e Stephanie, la sua "dating".
Bene, adesso, dopo le presentazioni, sedetevi e prendete un bel respiro perchè so già che quello che vi dirò lascerà qualcuno senza parole per qualche giorno, se non per qualche mese o anno. Non ci crederete mai ma sono stato coinvolto in una lezione di salsa in un locale di Ann Arbor, il Vinology, e cosa ancora più strabiliante mi sono divertito da matti. Vabbè, tralasciamo le figuracce dovute al fatto che era la mia prima pseudo-lezione ed era una lezione di livello medio-alto...e gira di qua, e incrocia di là, e vai di lato, e ora passa sotto, poi di sopra. Io naturalmente a fine serata avevo appena appreso i due passi base. Avete presente quelli in cui stai fermo su te stesso e muovi un piede avanti e poi l'altro indietro e poi ancora un piede a destra e poi l'altro a sinistra? Bene, solo quelli, però dovreste vedere come muovo i piedi adesso. Ora che ci ripenso sembravo un pò Bud Spencer in "Altrimenti ci arrabbiamo". Però mi è piaciuto e credo che continuerò a prendere le lezioni insieme ai ragazzi. La cosa più divertente è che si cambiava di continuo partner di ballo ed ogni volta era lo stesso esordio: "I'm so sorry, this is my first time". E così la poverina di turno si ritrovava ogni volta ingarbugliata in un groviglio di braccia indescrivibile. Una ho avuto paura di dovere chiamare i pompieri per snodarla. Per fortuna erano tutte persone estremamente comprensibili. Molti mi hanno pure incoraggiato!

E già, qui si balla per davvero, e adesso non solo per il freddo. Altro che finte serate organizzate in quel di Palermo. Chi ha orecchie per intendere intenda! I love you guys!

Have fun!

sabato 16 ottobre 2010

Freddo??? No...di più!

Hey guys,

due giorni fa Saretta mi ha scritto dal Mozambico dicendo: "Antò fa caldo!". E ci credo, facevano 26°C a Luglio, quando lì era ancora pieno inverno!!! Io per tutta risposta le ho detto che se avesse voluto sarebbe potuta venire ad Ann Arbor che continuando di questo passo avremmo presto toccato gli 0°C. Detto fatto! Ieri, mentre lavoravo all'università, mi arriva un "Frozen Warning" che avverte che dalla mezzanotte di Venerdì 15 Ottobre alle 8:00 di Sabato 16 Ottobre è previsto un brusco calo delle temperature intorno agli 0°C. Accidenti a loro, ma non si sbagliano mai? Le temperature sono calate nel giro di 5-6 ore dai 13 agli 0°C. Ora sono quasi le 10:30 del mattino e siamo risaliti a 9°C. Credo che prima delle 13:00, orario per cui sono previsti 15°C, non uscirò di casa.

Keep you warm!

mercoledì 13 ottobre 2010

E si torna a zappare!

Hey guys,

e finalmente si ricomincia anche a lavorare. Dopo avere dedicato i giorni passati alla burocrazia e a qualche piccolo imprevisto (vedi l'improvvisa mancanza di una casa in cui vivere), è arrivato anche il tempo di tornare a "zappare la vigna". E così oggi primo incontro di lavoro con Valeriy per programmare la strategia da seguire nei prossimi 3 mesi e mezzo. Fondamentalmente si tratta di scrivere, di dare una forma, più o meno comprensibile, a tutto quello che negli ultimi 3 anni è stato fatto per comunicarlo al mondo scientifico. Wow, detta così sembra una cosa di un figo pazzesco. In più, e la cosa me l'aspettavo già, dovremo fare qualche piccolo ritocco al modello, dare qualche piccola assestatina di qua e di là per affinarne il funzionamento. Speriamo che queste "piccole modifiche" non si trasformino in sconvolgimenti epocali che richiederebbero altri anni di lavoro; con Valeriy c'è d'aspettarselo! Comunque, prospettata così la cosa non sembra drammatica. Molto easy. Il problema è che, per esperienza personale, le cose non sono mai così semplici come si prospettano, soprattutto nel mondo della ricerca. So già che mi aspetteranno notti insonni e giornate da passare con le mani tra i capelli. E intanto inizia il warm-up, come lo chiama Valeriy, la fase di riscaldamento in cui bisogna prendere nuovamente confidenza con l'ambiente e col proprio lavoro. Accidenti quanto è vero! Non ti dedichi più ad una cosa per qualche mese e sembra che tu non ci abbia mai avuto niente a che fare prima d'allora. E vabbè, in fondo sono qui per questo, non resta che rimboccarsi le maniche e ricominciare. Tanto qui le condizioni per lavorare ci sono tutte. Capite a mè!

Un abbraccio virtuale a tutti e a presto.

domenica 10 ottobre 2010

3...2...1...via!

Hey guys,

finalmente si ricomincia. Avevo detto che sarei tornato a scrivere su questo blog, nato in terra americana ormai più di due anni fa con l'intenzione di starvi vicini, ed eccomi qui a mantenere fede alla mia promessa.

Scusate il silenzio dei primi giorni ma il rientro ad Ann Arbor non è stato dei migliori.
Appena arrivato mi sono ritrovato subito senza più una casa dove stare perchè Spencer, amico dell'ectoplasma Chris, nonchè ragazzo con cui avrei dovuto dividere casa, ha fatto pace con la ex che è tornata naturalmente a vivere da lui. Bella fregatura! Vista l'ora (quasi le 22:00), visto che avevo alle spalle un viaggio di circa un giorno e che non dormivo da altrettanto tempo e visto soprattutto che fino al giorno prima aveva concluso la sua email dicendo "looking forward to meeting you" mi ha offerto di passare la notte in camera sua. Non lo avesse mai fatto! Casa di Spencer potrebbe essere assunta come perfetto esempio del disordine e della sporcizia che caratterizzano le case di molti giovani studenti americani. Evitando di darvi una descrizione troppo dettagliata della camera, vi dirò solo che c'erano finanche le sue mutande e i suoi calzini sporchi sparsi sul pavimento. Il letto sul quale avrei dormito da lì a poco era pieno di capelli e schifezze varie.
Vista la stanchezza ho allora indossato il mio bellissimo "giumbotto" (sempre quello col pellicciotto), mi ci sono chiuso dentro per bene, testa inclusa, e mi sono disteso sul copriletto. Ho passato la notte stile mummia, con le mani chiuse in tasca e stando bene attento a non girarmi per evitare che la faccia potesse poggiare sulle coperte. Ed io che credevo che dopo il soggiorno in terra mozambicana a casa di Bebeto avrei potuto dormire ovunque!
L'indomani sono andato via da quella casa con l'intenzione di non tornarci più e così ho contattato Laura, la quale mi ha offerto il divano di casa sua per qualche giorno. Ricordate il divano dal quale si vedeva tutto Nichols Arboretum? Proprio quello.
Grazie a Dio ho subito trovato una nuova casa. Si trova al 417 di South Division Street, proprio a due passi dal centro di Ann Arbor e cosa ancora più bella a soli 50 metri dalla St. Mary Parish, la chiesa cattolica dell'università del Michigan. Come dice il mio nuovo padrone di casa "now you live in a spiritual place". Altra cosa magnifica è che finalmente vivo in una mansarda, cosa che da tempo desideravo fare. Avete presente quelle con i tetti spioventi, dove se in certi punti non ti abbassi sbatti la testa? Proprio una di quella. Sembra di stare quasi in una baita e credo che mi ci sentirò ancora di più dopo le prime nevicate.

Per il resto Ann Arbor è la solita città. Niente è cambiato, ogni cosa è sempre al suo posto, i visi, bene o male, sono sempre gli stessi così come i posti e i locali dove andare e le cose da fare. Ed io naturalmente ho iniziato alla grande sparandomi subito un "cheese calzone" del Diag, un "waffel cone" di Stucchi's e un "burger" del Red Hawk. Mi manca solo la "pizza florentina" del Cottage Inn ed ho completato il giro. In alcuni momenti mi sembra quasi di non essermene mai andato, di non avere mai smesso di camminare per queste strade. E' capitato anche che alcune persone incontrandomi mi salutassero come se ci fossimo visti fino al giorno prima. Che volete che vi dica, devo essergli rimasto nel cuore!
Di sicuro c'è che questo è il periodo più bello per vivere ad Ann Arbor; tutto è colorato di giallo e di rosso, le giornate sono soleggiate e le temperature sono sufficientemente calde di giorno per andare in giro in magliettina e abbastanza fredde di notte da farti venir voglia di stare al calduccio sotto al piumone.
In più sono arrivato in occasione di uno degli incontri di football più sentiti di tutto il Michigan: Michigan University (squadra di Ann Arbor) vs. Michigan State University (squadra di Lansing). Avevo dimenticato quello che succede in città durante quel fine settimana; feste e festini ovunque, traffico in tilt, ragazzi vestiti di giallo (i locali) e di verde (gli avversari) ovunque che condividono tranquillamente le strade, i locali, i pubs, i ristoranti. Credo che una cosa del genere in Italia non sarebbe mai possibile! Vi immaginate i tifosi del Catania a girare in maglia rosso-blu per le strade di Palermo, o viceversa?

E adesso da domani mi tocca ricominciare a sbrigare tutte le pratiche tipiche di quando uno arriva (check-in all'università, apertura del conto bancario, assicurazione medica, assegnazione di una scrivania, ritiro chiavi, firma dei documenti), per poi ricominciare a lavorare. Speriamo che vada tutto bene!

See you soon guys.