ormai ci siamo. Tra meno di 48 ore calcherò nuovamente il suolo siciliano. Eccitato? Non nascondo che non vedo l'ora di scendere dalle scale dell'aereo! E' quasi un anno che manco ormai da casa e la voglia di rivedere le facce amate è diventata davvero tanta.
L'ultima settimana, in particolare, sembra essere durata più del restante tempo trascorso qui.
E' strano però. Se mi guardo a fondo so che buona parte di questa felcità deriva dal fatto di sapere che presto tornerò nuovamente ad Ann Arbor, che il nostro non è un addio ma solo un arrivederci. Forse sto iniziando ad abituarmi alla città, alla gente ed anche alla mia nuova vita. Non so se essere spaventato o meno.
Cosa dire dell'anno appena trascorso. Sicuramente è stato importante per la mia crescita, sia dal punto di vista professionale che personale, per capire qualcosa in più di me stesso, del mio rapporto con le persone a cui tengo di più e per riflettere un pò su quali direzioni vorrei prendesse la mia vita in futuro. Ho imparato a prendermi cura di me stesso, a contare solo sulle mie forze.
Non nascondo che all'inizio un pò di timore c'era. Andare in un paese di cui non sai niente se non quello che hai visto in TV. Ma l'America purtroppo, o per fortuna, è ben altro. Quello che viene mostrato è solo l'infinitesima parte di questa terra, la parte più cinematografica, più allettante ma anche meno vera. L'America è tanto altro.
La paura più grande era soprattutto quella di fallire. Mi sarò chiesto un milione di volte se sarei stato in grado di affrontare tutto quanto. Oggi conosco la risposta e devo dire che sono proprio contento della scelta perseguita.
E se conosco quella risposta, e se quella risposta mi rende così felice e orgoglioso, è anche un pò merito vostro.
Grazie mille a tutti quelli che mi sono stati vicino attraverso questo blog, attraverso una e-mail o anche un semplice sms. Grazie a voi non mi sono mai sentito del tutto lontano da casa. Grazie a chi questa possibilità me l'ha voluta concedere, grazie ai miei genitori per l'amore dimostratomi, grazie a chi da lassù mi ha protetto e soprattutto grazie a Dio per la serenità donatami in quest'anno e per avermi fatto trovare un ambiente, delle persone e soprattutto un tutor tutt'altro che ostili.
Se c'è una cosa che mi porterò dietro da questa prima parte della mia esperienza a stelle e strisce è la consapevolezza di essere proprio un ragazzo fortunato!
See you soon!
L'ultima settimana, in particolare, sembra essere durata più del restante tempo trascorso qui.
E' strano però. Se mi guardo a fondo so che buona parte di questa felcità deriva dal fatto di sapere che presto tornerò nuovamente ad Ann Arbor, che il nostro non è un addio ma solo un arrivederci. Forse sto iniziando ad abituarmi alla città, alla gente ed anche alla mia nuova vita. Non so se essere spaventato o meno.
Cosa dire dell'anno appena trascorso. Sicuramente è stato importante per la mia crescita, sia dal punto di vista professionale che personale, per capire qualcosa in più di me stesso, del mio rapporto con le persone a cui tengo di più e per riflettere un pò su quali direzioni vorrei prendesse la mia vita in futuro. Ho imparato a prendermi cura di me stesso, a contare solo sulle mie forze.
Non nascondo che all'inizio un pò di timore c'era. Andare in un paese di cui non sai niente se non quello che hai visto in TV. Ma l'America purtroppo, o per fortuna, è ben altro. Quello che viene mostrato è solo l'infinitesima parte di questa terra, la parte più cinematografica, più allettante ma anche meno vera. L'America è tanto altro.
La paura più grande era soprattutto quella di fallire. Mi sarò chiesto un milione di volte se sarei stato in grado di affrontare tutto quanto. Oggi conosco la risposta e devo dire che sono proprio contento della scelta perseguita.
E se conosco quella risposta, e se quella risposta mi rende così felice e orgoglioso, è anche un pò merito vostro.
Grazie mille a tutti quelli che mi sono stati vicino attraverso questo blog, attraverso una e-mail o anche un semplice sms. Grazie a voi non mi sono mai sentito del tutto lontano da casa. Grazie a chi questa possibilità me l'ha voluta concedere, grazie ai miei genitori per l'amore dimostratomi, grazie a chi da lassù mi ha protetto e soprattutto grazie a Dio per la serenità donatami in quest'anno e per avermi fatto trovare un ambiente, delle persone e soprattutto un tutor tutt'altro che ostili.
Se c'è una cosa che mi porterò dietro da questa prima parte della mia esperienza a stelle e strisce è la consapevolezza di essere proprio un ragazzo fortunato!
See you soon!