My life in blue & yellow

Ciao ragazzi e benvenuti nel mio blog. Purtroppo il tempo per crearne uno, in queste prime tre settimane di vita americana, è stato davvero poco. L'intento è semplicemente quello di mettervi a conoscenza, mi auguro il più spesso possibile, di tutto quello che di strano, buffo, divertente e interessante capita qui (spero non solo ad Ann Arbor). Insomma, è un modo per darvi la possibilità di conoscere come procede la mia avventura USA. In questo modo spero di potere stare più vicino a tutti voi (genitori, parenti ed amici) .

Un consiglio per chi col computer ci fa a pugni. Nel blog troverete diversi link (foto, filmati, curiosità, ecc.). Ogni volta che cliccate su uno di essi si aprirà la pagina desiderata. Se volete che questa si apra in una scheda diversa da quella in cui vi trovate (questo almeno per gli utenti di Firefox e di Internet Explorer 7) basta tenere premuto il tasto CTRL al momento del click. In questo modo potrete aprire più link contemporaneamente e, cosa più utile, in schede diverse.

Non mi resta che dare inizio a questo viaggio insieme a tutti voi. Spero di tenervi aggiornati il più possibile e che la cosa vi sarà gradita.

Mando un abbraccio fortissimo a mia madre e mio padre e a tutti coloro che dall'Italia mi pensano e si chiedono: "Cosa starà facendo adesso? Ma perchè non si fa mai vivo?".

lunedì 28 luglio 2008

New York.

Hey guys,

ma chi doveva dirmi che all'interno di questa parentesi americana avrei trovato anche l'occasione di visitare e vivere New York. Una settimana a dir poco eccitante!

L'occasione è stata quella di una Summer School a cui ho preso parte e che si è tenuta alla Polytechnic University di New York. Naturalmente non vi terrò qui a leggere del corso. Credo che a nessuno di voi potrebbe fregarne meno.

New York è una città fantastica. Ogni cosa è proprio come la si vede in TV. Nonostante fossi impegnato dalle 9 del mattino alle 5 del pomeriggio con il corso ho trovato comunque il tempo di girare parecchio e vedere tanto di questa città così martoriata, affascinante e ricca delle più svariate forme d'arte. Credetemi che i musei che vi si possono trovare sono davvero infiniti (MoMA, Guggenheim, Metropolitan, giusto per citare i più famosi).

Non potete capire che emozione camminare per le strade di Manhattan, tra i grattacieli dell'Empire State Building, del Rockefeller Center, di Wall Street, trovarsi davanti alla voragine di Ground Zero e ritornare col cuore e la mente a quel tragico 11 Settembre 2001, attraversare il Ponte di Brooklyn (un sogno che si avvera) ed ammirare la skyline della città orfana delle "Gemelle", stare ai piedi della Statua della Libertà, passeggiare per i viali di Central Park (un vero e proprio cuore verde in mezzo alle vie ed i grattacieli di Manhattan), ammirare la spiaggia di Coney Island con tutte le sue giostre storiche ed i suoi artisti, vivere la continua aria di festa che si respira a Time Square. Un'esperienza unica e che mi auguro di potere rivivere ancora un'altra volta almeno nella mia vita.

Ma come sempre, vi lascio alle foto di questa nuova avventura.

Take care!

domenica 27 luglio 2008

Arrivato in cima!

Hey guys,

finalmente sono arrivato in cima o, come direbbe un appassionato di ciclismo, oggi ho finalmente scollinato.

Sono 171 giorni che manco da casa e altrettanti giorni mi separano dal mio rientro in Italia.


Da domani inizia la discesa, almeno per modo di dire, visto che da qui al traguardo dovrò ancora affrontare tanto lavoro (forse più duro di quello già fatto) e, soprattutto, un altro inverno michiganiano. Speriamo bene!

Take care.

sabato 12 luglio 2008

Di nuovo solo!!!

Hey guys,

e adesso si ritorna alla solita vita! Dopo 17 giorni i miei hanno fatto rientro in patria (credo che siano decollati da circa mezzora) e così mi tocca ritornare alla routine degli ultimi 5 mesi.

Triste? Cosa volete che vi dica! Sarei un bugiardo a dire il contrario. Avere avuto qui i miei genitori per più di due settimane e potere condividere con loro viaggi, nuovi posti, nuova gente, le discussioni e le "paranoie" di sempre è stato meravoglioso.
Adesso nella casa di Pontiac Trail è tornato il silenzio e il non vederli più seduti nel "porch" a godersi un pò di aria fresca e a parlottare tra di loro mi manca un pò. Credo sia normale, no? Ogni cambiamento è sempre un pò traumatico!

Comunque tranquilli, sono forte più di una quercia e dopo questi giorni mi sento rinvigorito da una nuova energia. Si va avanti meglio di prima e con la consapevolezza che la gente che amo è sempre lì ad aspettarmi! Un abbraccio a tutti voi che mi seguite virtualmente e che potenzialmente ho rivisto tramite i miei!

Take care!

Detroit

Hey guys,

oggi vi porto un pò in giro per Detroit, città a due passi da dove vivo ma che non avevo ancora visitato, un pò perchè tutti quanti mi avevano detto che poteva essere abbastanza pericoloso, un pò perchè Ann Arbor e Detroit sono piuttosto mal collegate l'una con l'altra. Ho così approfittato della visita dei miei genitori per farci una "capatina". Con noi anche Pam, la moglie di Roger, che essendo originaria di Detroit e parlando un pò di italiano si è offerta di farci da guida. Direi per fortuna perchè credo che da soli non avremmo saputo muoverci per le vie della città!

Detroit è una città che non può certo definirsi bellissima ma è comunque affascinante per diverse ragioni. E' l'unica metropoli americana a trovarsi più a nord del confine col Canada e potete raggiungere la città di Windsor (Canada) giusto attraversando un ponte o un tunnel situati rispettivamente sopra e sotto il fiume Detroit. Agli inizi degli anni 50, grazie anche alla GM (General Motors), era una città molto ricca e con una popolazione piuttosto fiorente. Oggi è per metà una città fantasma con tantissimi grattacieli disabitati (alcuni sono proprio recintati e chiusi) e con delle zone dove credo sia impossibile transitare a piedi senza che qualcuno ti fermi e ti punti una pistola contro. Non sono esagerato! Bisognerebbe respirare l'aria di quelle zone per capire cosa intendo. Case, banche e perfino chiese date alle fiamme, buttate giù dalla gente, edifici privi di finestre, o se le hanno sono piccolissime, per evitare ai mal intenzionati di entrarvici dentro, club di motociclisti che solo a guardarli viene la pelle d'oca e tanta, tanta povertà. E' chiaro che si tratta delle zone un pò più esterne alla città, anche se poi nemmeno così tanto! Downtown è invece abbastanza carina, dominata ancora oggi dagli edifici della GM che si trovano sul fiume Detroit, dal nuovo stadio di baseball dei "Tigers" e da "Greek Town".

Ma adesso basta parole e godetevi qualche foto di questa città così tanto combattuta.

Enjoy your week-end!

mercoledì 9 luglio 2008

Niagara Falls

Hey guys,

è tempo di raccontarvi la seconda tappa del giro fatto con i miei genitori in USA. Forse più che USA questa volta dovrei dire America visto che la nuova location è il Canada.

Abbiamo trascorso quasi 4 giorni spostandoci tra le "Cascate del Niagara", Niagara on the Lake e Toronto.

Sono stati giorni belli, soprattutto quelli trascorsi a Niagara Falls e Niagara on the Lake, un pò meno il giorno trascorso a Toronto, città deludente da ogni punto di vista (architettonico, strutturale, paesaggistico, logistico) e della quale non mi va neanche di parlare più di tanto.

Viceversa Niagara on the Lake, cittadina a 20 km circa dalle omonime cascate, è molto carina. Puoi godere di verdi prati sul lago Ontario, gente cordiale, negozi caratteristici e puoi respirare un'aria ricca di spensieratezza.

Niagara Falls non è certo una cittadina che può definirsi bellissima (è stata trasformata in una specie di città dei balocchi con giostre e luna park un pò ovunque), ma in compenso è stata dotata dal buon Dio di una ricchezza che credo non abbia pari al mondo per bellezza. Uno scenario che ti lascia senza fiato. Ho ammirato quelle cascate per più di tre giorni ed ogni volta il senso di stupore provato era uguale a quello della prima volta. Le ho ammirate in tutte le salse, al tramonto, al mattino, di notte (illuminate da fasci di luce cangianti colore), dal belvedere del casinò, dal basso (dalla barca), dall'alto (dove avviene il salto). E` stato entusiasmante e a tratti divertentissimo, come la volta che abbiamo fatto il giro sul battello che ti porta proprio sotto le "Horseshoe Falls" (le cascate piu` famose, quelle a forma di ferro di cavallo) e durante il quale ci siamo completamente bagnati nonostante gli impermeabili fornitici prima di salire sull'imbarcazione. Credo che mia madre per poco si facesse addosso dalle risate nel vedere mio padre indossare quel poncho azzurrino. Ragazzi, non potete capire che sensazione di impotenza sotto a quell'enorme massa d'acqua.

Penso che anche in questo caso, forse ancora più che per Chicago, il modo migliore per descrivere la bellezza dei posti sia quello di mostrarvi le foto e i filmati piuttosto che annoiarvi con le parole.

Take care!

venerdì 4 luglio 2008

Chicago

Hey guys,

tempo di viaggi in giro per gli USA.
Ormai da 10 giorni i miei genitori sono qui con me e ne stiamo approfittando per girare un pò l'America.

La prima tappa è stata Chicago. Abbiamo trascorso lì un intero fine settimana più il lunedì seguente.

La città sorge sul Lago Michigan, uno dei più grandi laghi della regione. Il lago in realtà sembra un mare, con tanto di porto turistico ricco di yacht, barche e navi da crociera. Non riesci a scorgerne l'orizzonte, proprio come se ti trovassi davanti all'oceano.

Una città fantastica! La cosa più impressionante di Chicago è la sensazione d'arte che si respira per le sue strade. Non mi riferisco all'arte intesa in senso "classico" che si può apprezzare in una delle nostre belle città italiane come Roma, Firenze o la nostra Palermo, ma di un'arte fatta dalla gente, dalle strade, dagli edifici, dai mille istituti d'arte e musica e dagli infiniti musei. Potete camminare tra i grattacieli della città rimanendo affascinati dalla loro imponenza e allo stesso tempo sorprendervi dell'armonia dell'insieme. Ogni cosa sembra avere un perché, nulla è fuori posto. La gente sembra animata da una voglia di vivere fuori dal comune, legata forse all'aria di spensieratezza che si respira; sembra che i problemi della vita di tutti i giorni si fermino alle porte della città.

Anche la fortuna, una volta ogni tanto, è stata dalla nostra. Il primo giorno del nostro soggiorno a Chicago abbiamo avuto la bellissima sorpresa di assistere dal vivo al concerto di Stevie Wonder al Grant Park. Il concerto era aperto al pubblico, proprio come succede in Italia! Non potete immaginare con che passione la gente si lasciasse coinvolgere dalla musica, scatenandosi in balli e in cori degni del "Maracanà".

Adesso vi lascio perché credo che il modo migliore per farvi respirare un pò dell'aria di Chicago sia quello di lasciarvi alle sue foto e filmati.

Ah, un consiglio. Se nella vostra vita avrete del tempo e del denaro da spendere, fatelo per visitare Chicago. Sono sicuro che nessuno di voi ne rimarrà deluso.

Have a great week-end!