My life in blue & yellow

Ciao ragazzi e benvenuti nel mio blog. Purtroppo il tempo per crearne uno, in queste prime tre settimane di vita americana, è stato davvero poco. L'intento è semplicemente quello di mettervi a conoscenza, mi auguro il più spesso possibile, di tutto quello che di strano, buffo, divertente e interessante capita qui (spero non solo ad Ann Arbor). Insomma, è un modo per darvi la possibilità di conoscere come procede la mia avventura USA. In questo modo spero di potere stare più vicino a tutti voi (genitori, parenti ed amici) .

Un consiglio per chi col computer ci fa a pugni. Nel blog troverete diversi link (foto, filmati, curiosità, ecc.). Ogni volta che cliccate su uno di essi si aprirà la pagina desiderata. Se volete che questa si apra in una scheda diversa da quella in cui vi trovate (questo almeno per gli utenti di Firefox e di Internet Explorer 7) basta tenere premuto il tasto CTRL al momento del click. In questo modo potrete aprire più link contemporaneamente e, cosa più utile, in schede diverse.

Non mi resta che dare inizio a questo viaggio insieme a tutti voi. Spero di tenervi aggiornati il più possibile e che la cosa vi sarà gradita.

Mando un abbraccio fortissimo a mia madre e mio padre e a tutti coloro che dall'Italia mi pensano e si chiedono: "Cosa starà facendo adesso? Ma perchè non si fa mai vivo?".

giovedì 27 novembre 2008

Thanksgiving Day!

Hey guys,

oggi è il Thaksgiving Day, la festa più importante e sentita d'America insieme al Natale. E' una festa dalla lunga tradizione, risalente addirittura all'arrivo dei Padri pellegrini.

"I Padri pellegrini, a bordo della Mayflower, erano arrivati sulle coste americane nel 1620 dopo un duro viaggio attraverso l'Atlantico in cui erano periti molti dei 102 pionieri imbarcati. Con l'inverno ormai alle porte, si erano trovati di fronte a un territorio selvatico e inospitale, fino ad allora abitato solo da poche centinaia di nativi americani. Il primo anno fu molto duro. I Pellegrini vivevano in ripari di emergenza, il cibo scarseggiava e quasi la metà di loro non sopravvisse al rigido inverno. Con l'arrivo della primavera del 1621 la situazione migliorò. Per l'inverno i coloni riuscirono a mettere sotto sale del pesce e ad affumicare della carne. Dopo il duro lavoro degli inizi il governatore William Bradford indisse un giorno di ringraziamento a Dio per l'abbondanza ricevuta e per celebrare il successo del primo raccolto. Alla festa i coloni invitarono anche gli indigeni. Nel menù di quel primo Ringraziamento americano ci furono delle pietanze che divennero tradizione per le feste - in particolare il tacchino e il pumpkin (zucca)." (da Wikipedia)

Già da ieri sera le strade sono deserte ed i negozi chiusi. Anche oggi sembra di vivere in una città semi-fantasma. La sensazione è la stessa che si ha andando in giro per le strade di Palermo il pomeriggio di Natale. Bene che vi vada incontrerete 10 persone. Qui ad Ann Arbor le persone diventano 2.

Io sono appena tornato da una lunga camminata fatta per smaltire la cena di questa giornata. E bene si. Sono stato invitato da uno dei miei amici "in tenera età" a trascorre questa giornata con la sua famiglia ed alcuni dei suoi vicini. L'amico in questione è Ran, proprio il primo che ho conosciuto al NCRB. Ricordate quello del pizzo?
La cena è iniziata alle 5 del pomeriggio, ma solo perchè i vicini non potevano arrivare prima. In origine era stata programmata per le 4. Devo dire che è stata una serata, o per meglio dire un pomeriggio, molto carino.
La zona dove vive Ran è molto bella e la sua famiglia è davvero molto calorosa ed unita. Sin da subito mi sono sentito un pò in famiglia e per niente a disagio. Essendo arrivato un'oretta prima della cena ho potuto anche assistere alle fasi di preparazione del mitico tacchino ripieno, dal momento in cui viene sfornato fino a quello in cui viene affettato. A proposito di quest'ultima fase, Ran mi ha spiegato che mentre per tutte le altre carni si usa il verbo "to cut" (tagliare), per il tacchino si usa il verbo "to carve" che tra i suoi significati principali ha: scolpire, intagliare. Non mi ha saputo spiegare il perchè ma secondo me è perchè la considerano talmente un'arte da usare un verbo che all'arte si rifà. Sono talmente innamorati di questa tradizione che in passato qualcuno ha addirittura proposto di sostituire l'aquila simbolo d'America con un tacchino.
Il ripieno è fatto da cubetti di pane, vegetali e formaggio e viene mangiato separatamente dal tacchino. A dire il vero gli si lascia dentro fino alla fine per tenerlo in caldo e poi con un cucchiaio, usato un pò a modo di pala meccanica, viene tirato fuori e servito. Una vera delizia.
La cena è iniziata intorno alle 5, poco dopo l'arrivo dei vicini di Ran (una mamma e un figlio molto carini), ed è terminata verso le 7. Per iniziare, ognuno di noi ha reso grazie a Dio per qualcosa. Io naturalmente non ho potuto che ringraziarLo per avermi fatto conoscere Ran e la sua famiglia e per avermi dato l'opportunità di passare questa festa con loro. Dopodichè si è dato il via alle danze. Sulla tavola un tacchino enorme, una pirofila con patate e marshmellow fusi, insalate varie di frutti di boschi, verdure di vari tipi, un dolce gelatinoso fatto dalla figlia di Ran, una crostata di zucche ed una di mele, pane al cioccolato e alla zucca e pane semplice. Io da parte mia ho cercato di contribuire con una bottiglia di Nero d'Avola proveninete da Mazzara del Vallo, trovata in un'enoteca di Ann Arbor, e che a giudicare dalla velocità con cui è scomparsa non doveva essere tanto male.
La cena è stata oltre modo piacevole, non solo per il cibo ma anche per la compagnia. Così come già mi aspettavo sono stato bersagliato di domande, dal mio lavoro al calcio, dai dialetti italiani al clima del Michigan e al mio ambientamento. La cosa non mi è pesata per niente, sia perchè il modo di fare le domande da parte dei miei commensali era molto genuino, sia perchè erano molto simpatici e coinvolgenti, sia perchè mi sono sentito sin da subito uno di loro, ma anche perchè riuscivo a stare dietro a tutte le loro conversazioni. Devo ammettere che, anche se a volte sono di tutt'altro avviso, il mio inglese sta facendo dei passi da gigante.

Durante la serata ho pensato anche a voi ed ho fatto delle foto. Non sono tantissime ma almeno non vi perderete il tacchino!

Have a good night!



domenica 9 novembre 2008

E' tornata!

Hey guys,

è già tornata a farci visita. Come chi? Ma la neve! E' ormai da qualche ora, dalle 3 del pomeriggio circa, che ha iniziato a nevicare. All'inizio qualche timido accenno, adesso sta venendo giù a fiocchi enormi. Qualche giorno fa Jim mi aveva detto che l'ultimo inverno è stato particolarmente freddo e nonostante ciò la prima nevicata è arrivata il giorno di Natale. Sono seriamente preoccupato che quello alle porte sarà un inverno ancora più freddo di quello passato. Speriamo bene.

A proposito di Jim. Sapete che ha trovato anche gli Abbracci e i Tarallucci della Mulino Bianco e li ha tenuti per se? Accidenti a lui, sono decisamente quelli che preferisco! Li aveva esposti nella credenza insieme a Nutella, caffè Illy e pasta Barilla. Azz..., sembra più italiano di me!
Spero di non essere colto da raptus zuccherino perchè organizzo una retata notturna e gli svuoto la credenza.

Stay warm!

venerdì 7 novembre 2008

Sono una fogna!

Hey Guys,

ieri sera credo di avere toccato il limite dell'indecenza umana. Un'altra impresa, perchè di impresa trattasi, si aggiunge a quella dei 42 mini-twix, dei 38 kit-kat fun size e dei 4 waffel cones. Ieri sera, dopo una cena piuttosto cospicua, mentre guardavo "Il grande Lebowsky" al computer, ho fatto fuori gli ultimi tre pacchi di biscotti della Mulino Bianco. Nell'arco di un'ora sono scomparsi, in rigoroso ordine cronologico, macine, spicchi di sole e pan di stelle. 1,2 kg di biscotti! Sono una fogna!

Se è vero quello che dice mia zia Marò, che l'appetito è sintomo dello star bene, direi che scoppio di salute. Purtroppo credo che sia più come dicono i miei ovvero che sono un frantoio (mio padre) e che mangio per passare il tempo (mia madre), soprattutto quando sono davanti alla TV.

Ripensando al sogno di questa notte (i prof. Scimeca e Trentacoste, rispettivamente miei prof. di Italiano al triennio e Matematica al biennio del liceo, mi interrogano in una combo micidiale) credo che un qualche effetto (negativo) i biscotti l'abbiano avuto.

Stamattina ho fatto pure colazione ma ora mi sento leggermente appesantito. Credo che "skipperò" gli altri pasti della giornata. Sono proprio una fogna!

Stay light!

martedì 4 novembre 2008

Mulino Bianco!

Hey guys,

stanotte sono il bambino più felice del mondo. Stasera, al mio rientro a casa, ho trovato sotto la mia credenza un pacco. Inizialmente non ci ho fatto tanto caso perchè pensavo appartenesse a Pat (la nuova coinquilina) che era lì in cucina. Poco dopo, mentre stavo preparando la cena, ho visto che sul pacco c'era un post-it con scritto: "Antonio, eccoli!". Lì per lì sono rimasto un pò di sasso. Chi mi aveva scritto in italiano, ma soprattutto cosa c'era dentro quel pacco?

Qualche tempo fà avevo parlato con Jim dei biscotti della Mulino Bianco e del fatto che fossi rimasto sorpreso nel non averne visti tra gli scaffali dei supermercati. Lui mi ha guardato e mi ha detto che nella sua città li avevano, o almeno ricordava di avere già sentito quel nome. Mi ha detto che ha lavorato per un'estate in una "bakery" italiana e che ricordava di averli sistemati più di una volta tra la merce in esposizione. Ed oggi ecco la sorpresa più gradita che potesse arrivarmi. Dentro a quella busta, ammassati l'uno sopra all'altro, ho trovato un pacco di Macine, uno di Pan di Stelle, uno di Campagnole ed uno di Spicchi di Sole. Non potete immaginare la mia felicità. Mi veniva da urlare e quasi da piangere. Nell'indecisione su quale pacco avviare li ho mischiati ad occhi chiusi, quasi fossero un mazzo di carte, e poi ne ho scelto uno. Sono uscite fuori le Campagnole. Non potete capire che sensazione nel riassaporare, dopo nove mesi, un gusto così familiare. La cosa migliore è che non sono prodotti qui in America ma direttamente importati dall'Italia. Sulle buste non una sola parola in inglese, tutto esclusivamente in italiano.

Have a good night guys. La mia lo sarà di sicuro!